FAVARA
Grosso centro urbano, sito sull’altopiano della bassa Valle del fiume Salso a 338 m s.l.m., vanta un passato di importante centro minerario. A seguito della crisi del settore è oggi un centro agricolo situato a 13 km a Est dal capoluogo. Si estende per 81,02 kmq ed ha una popolazione di 32.408 abitanti. Antichi resti della necropoli dell’età del Bronzo di C.da Stefano e di età romana (villa della fine del sec. I a.C.), testimoniano importanti tracce di presenze insediative preesistenti al periodo arabo. La formazione del primo nucleo si ritiene avvenuta nel secolo XIII, attorno al Castello edificato da Federico II Chiaramonte. L’impianto urbano è caratterizzato da un primo nucleo tipicamente medievale, con successivi ed ampi interventi ed integrazioni seicentesche ed aree di espansione ed interventi sette-ottocenteschi. Il tessuto urbano è formato da ampi comparti con corte a sacco nelle parti seicentesche, e comparti a stecca con case a spina nelle espansioni sette-ottocentesche. Il castello chiaramontano con le chiese ed i palazzi del burgisato agricolo e commerciale costituiscono il patrimonio artistico e monumentale della città. Oltre al Castello di impianto quadrangolare con corte interna sono da menzionare la chiesa Madre, edificata all’inizio del XVIII secolo e ricostruita all’inizio del XIX secolo, la barocca chiesa del Rosario (sec. XVII), la chiesa del Boccone del Povero e di San Francesco col convento di S. Antonio dei Minori Francescani (1530) posti in alto, nella collina.
Ultimo aggiornamento
30 Gennaio 2018, 13:46